Quando la realtà virtuale racconta la fragilità del patrimonio storico

DkR Lomazzo: case study realtà virtuale a Como con il progetto HEMOC
Immagina di poter osservare un monumento che si muove di appena pochi millimetri – e di vederlo accadere davanti ai tuoi occhi. Il progetto HEMOC trasforma i dati in un’esperienza 3D immersiva, accessibile da browser e visore VR: un ponte fra scienza e percezione che rende tangibile lo stato di salute dei monumenti comaschi interessati dalla subsidenza.

In un’epoca in cui la tecnologia ci consente di esplorare mondi lontani con un visore e visualizzare miliardi di dati in tempo reale, nasce HEMOC (Heritage Monitoring in Como): una piattaforma web immersiva pensata per raccontare il patrimonio storico in modo del tutto nuovo.

Dati strutturali che diventano esperienza visiva

HEMOC nasce da una domanda tanto semplice quanto potente: come possiamo rendere visibili e comprensibili i dati scientifici che monitorano la stabilità degli edifici storici? Millimetri di spostamenti rilevati da sensori GNSS e SAR diventano elementi visivi dinamici, esplorabili in 3D, sia da desktop che tramite visore VR.

La piattaforma offre così un’esperienza immersiva, capace di tradurre dati tecnici in una narrazione visiva coinvolgente per comprendere cosa accade a un monumento che si muove a causa della subsidenza.

Una sinergia tra ricerca e innovazione digitale

Il progetto è il frutto di una collaborazione tra GReD (Geomatics Research & Development), che ha curato il monitoraggio GNSS in tempo reale; il Politecnico di Milano, che ha fornito consulenza scientifica e dati SAR elaborati e il team DkR, responsabile dello sviluppo della piattaforma digitale e dell’interfaccia immersiva.

Grazie a questo lavoro congiunto, HEMOC consente di accedere a due livelli di lettura: una versione divulgativa rivolta a cittadini e con un’interfaccia semplice e intuitiva; una versione tecnica avanzata per professionisti, con grafici, controlli, e dataset integrati.

Realtà virtuale per valorizzare e comprendere

La vera forza di HEMOC è la sua capacità di trasformare dati impercettibili in un racconto visivo. Le deformazioni strutturali degli edifici vengono riprodotte tramite movimenti realistici dei modelli 3D, amplificabili per facilitare la comprensione. Le frecce vettoriali indicano direzione e intensità, mentre i dati SAR si manifestano in volumi traslucidi.

Il tutto in un ambiente navigabile liberamente anche in realtà virtuale, per un’esperienza immersiva pensata non solo per tecnici e amministratori, ma anche per scuole, turisti, cittadini.

HEMOC è molto più di un progetto di ricerca. È un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa valorizzare il patrimonio culturale, coinvolgendo pubblico e addetti ai lavori in un dialogo visivo, emozionale e informato.