La realtà virtuale per conservare i beni culturali a Como

La realtà virtuale per conservare i monumenti
Como è la prima città testimone del progetto HEMOC - HEritage MOnitoring in Como - pietra miliare nel monitoraggio di beni artistici e architettonici. Presso il Pontificio Collegio Gallio, esperti e accademici hanno presentato il progetto innovativo che impiega satelliti e tecnologie, come la realtà virtuale e aumentata, per proteggere e valorizzare i monumenti culturali.

La missione di HEMOC è quella di creare un modello di monitoraggio strutturale innovativo, che utilizza l’imaging satellitare e tecnologie di fruizione digitale come la realtà aumentata. Questo non solo migliora la visualizzazione e l’accesso ai dati, ma potenzia la gestione dei movimenti strutturali e della subsidenza, che spesso affliggono gli edifici storici e monumenti importanti come la Cattedrale, la Basilica di San Giacomo, il Broletto, il Monumento ai Caduti, e lo stesso Collegio Gallio.

Tecnologie avanzate e collaborazioni

L’approccio HEMOC incorpora l’uso di tecnologie all’avanguardia come il sistema di posizionamento globale satellitare (GNSS), l’interferometria satellitare (InSAR), e l’Internet of Things (IoT), portando la conservazione dei beni culturali in una nuova era digitale. Queste tecnologie permettono un monitoraggio in tempo reale e automatico, essenziale per preservare la nostra eredità storica.

Divulgazione e importanza culturale

Con l’appoggio di NODES e la collaborazione tra Politecnico di Milano, GReD e DkR, il progetto si impegna a condividere queste informazioni vitali non solo con i professionisti del settore, ma anche con il pubblico più ampio, aumentando la consapevolezza e l’importanza della conservazione culturale.

HEMOC è un esempio di come la tecnologia e l’innovazione possano essere messe al servizio della storia e della cultura, garantendo che la bellezza e l’integrità del nostro patrimonio siano custodite per le generazioni future.